Lo so sono in ritardo, il capodanno cinese è stato tra venerdì e sabato, ma un augurio va bene comunque, no?
Per festeggiare mi sono tuffata nella nostra Chinatown domestica: un giro in via Paolo Sarpi e cena in un ristorante cinese poco lontano.
Purtroppo, lavorando anche il sabato pomeriggio mi sono persa le sfilate tradizionali e sono arrivata quando ormai i negozi stavano chiudendo. Mi sono comunque ripromessa di fare un giro una mattina e approfittare di qualche take away veramente invitante per pranzo.
La cena invece è stata una sorpresa. Il ristorante l'ho scelto leggendo le recensioni: sicuramente volevo un cinese, non uno degli asian fusion che ora vanno tanto di moda. Comunque era un cinese tradizionale, anzi più che tradizionale: era la vera cucina del Sichuan, abbastanza diversa da quella a cui siamo abituati qui. Niente riso cantonese e nuvole di gamberi. Niente gelato fritto. Io e la mia amica abbiamo sfidato la sorte e provato piatti sconosciuti (ottimi peraltro). E c'è stato un momento in cui eravamo le uniche occidentali nell'intero ristorante.
Si chiama Shanji, in via Volta. Se passate da Milano e siete in mood cinese, ve lo consiglio.
In quanto al tricot, vi avevo detto, vero, che ho un sacco di lana da utilizzare?
Quando dico un sacco, non esagero: ecco i miei scatoloni (che occupano due interi ripiani dell'armadio) con i gomitoli suddivisi per colore. Alcuni li ho da tempo, alcuni li ho "ereditati", alcuni vengono da qualche maglione ancora in buono stato ma non più attuale o piccolo, che è stato disfatto e la lana recuperata.
my wool stash |
Ma non avevo fatto i conti con la stanchezza che avevo accumulato tra il lavoro, il mercatino subito prima di Natale e i regali che stavo completando... L'ho finito parecchio dopo capodanno.
Eccolo qui: filato grosso e punto sportivo, morbido e caldo. Molto caldo. E le temperature dei giorni scorsi mi hanno fatto disperare di poterlo indossare quest'anno. Vedremo. Magari il prossimo autunno (partendo in anticipo) disferò il davanti e lo stringo un po' perchè è venuto un po' ampio... vedremo.
Green sport jumper |
Norwegian-patterned sweater |
Paradossalmente una lavorazione come questa, anche se bisogna stare continuamente attenti ai cambi di colore mi risulta più rapida: il lavoro è diviso in piccoli pezzetti di qualche ferro alla volta in cui si sviluppa un disegno e il tutto sembra andare più veloce.
Norwegian pattern |
Alla prossima!
Valentina
Nessun commento:
Posta un commento