Forte, molto forte, ma va fatta. Sono molto contenta di aver visto famiglie con ragazzini: bisogna che i ragazzi sappiano. Per combattere, oltre all'ignoranza, anche l'indifferenza che purtroppo ancora suscita l'argomento.
Binario 21 |
Il cartello "vietato trasportare persone" è ancora l'originale (risale a prima del periodo fascista, quando questa parte della stazione era dedicata al carico/scarico dei treni merci) e resta lì appeso, beffardo.
"... Qui ci attendeva il treno e la scorta per il viaggio. Qui ricevemmo i primi colpi: e la cosa fu così nuova e insensata che non provammo dolore, nel corpo, né nell'anima. Soltanto stupore profondo: come si può percuotere un uomo senza collera? [..] Ecco dunque, sotto i nostri occhi, sotto i nostri piedi, una delle famose tradotte tedesche, quelle che non ritornano. [...] Vagoni merci, chiusi dall'esterno e, dentro, uomini, donne bambini, compressi senza pietà, come merce di dozzina, in viaggio verso il nulla, in viaggio all'ingiù, verso il fondo. Questa volta dentro siamo noi..." (P. Levi)
Andateci. Credo stiamo attraversando un periodo difficile, in cui stiamo scendendo pericolosamente lungo una china che termina in un diffuso sentimento di "disumanizzazione" di certa parte dell'umanità. In cui guardando le masse di disperati non vediamo la loro sofferenza e la loro umanità straziata, ma semplicemente dei numeri. Ecco, la visita di oggi mi ha ricordato, una volta di più, quanto sia difficile essere, e comportarsi, da uomini.
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