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martedì 7 settembre 2010

Appunti di viaggio: Toledo

Eccomi finalmente di ritorno e con una veste nuova al mio blog. Sto sperimentando le nuove funzioni e ho trovato questo sfondo che visto che è arancione mi sembrava assolutamente adatto.

In questo e nei prossimi post vorrei descrivere brevemente il viaggio che ho fatto quest'estate, sperando di far venire anche a voi la voglia di preparare la valigia e partire. Intanto che nel forno cuoce una tortina allo yogurt (sembra di essere già in inverno, W il forno!!) riordino immagini ed appunti del mio bel viaggio.
Innanzitutto devo riconoscere ancora una volta che la Spagna è un Paese veramente avanti, e molto più avanti rispetto all'Italia. L'attenzione verso il turista, nelle grandi e piccole cose, che ogni volta ritroviamo in Spagna non è pari a nessun altro Paese che io ho visitato.
Il tour, tutto assolutamente fai-da-te è iniziato a Toledo: cittadina medioevale in cui convivevano abbastanza pacificamente cristiani, islamici ed ebrei. Poi è salita al potere Isabella (la fanatica) e tutto è cambiato. Dappertutto ci sono tracce di questo intrigante miscuglio di arti e culture: la sinagoga decorata con motivi arabi lungo le pareti, l'antica moschea che mostra affreschi del Giudizio Universale, le chiese con gli archi a ferro di cavallo, tipiche del periodo arabo-andaluso.


E' veramente molto affascinante.

Abbiamo assisitito alla festa di ferragosto, con i fuochi d'artificio in pieno giorno, abbiamo preso il trenino turistico (lo zocotren!!!), ci siamo rimpinzate di paella e delle specialità del luogo, soprattutto la cacciagione (cervo e pernice).

Le strade sono un labirinto: sembra di andare nella direzione giusta poi tutto ad un tratto, ecco spuntare un monumento che guardando la cartina, non doveva assolutamente essere lì... e quindi ci si accorge di aver sbagliato, ma dove? in quale incrocio??
E' facile perdere l'orientamento e spesso anche la pazienza.
Molto tipici sono i cubertizos: stretti vicoletti coperti, in genere di legno, che a passarci sotto danno un vago senso di inquietudine....


Il nostro albergo era abbastanza in centro ed è stato un continuo scarpinare su per una salita e giù per una discesa, poi ancora su e poi ancora giù... ma ne è valsa veramente la pena!



Fine prima puntata!
Saliamo sul treno che ci lascerà.... a Segovia!
A presto!

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