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venerdì 27 novembre 2009

arriva Dicembre...

E’ stato un periodo un po’ concitato quest’ultimo appena trascorso… e non particolarmente fortunato.
Lo scorso sabato c’è stata la mia prima “esposizione” ufficiale: presso il bar di una amica abbiamo allestito un piccolo spazio in cui mettere in mostra le creazioni della mia mamma e mie. Saranno gli effetti della crisi, ma di gente non ne è venuta molta. O forse era ancora troppo lontano dal Natale e si sa, per i regalini ci si sveglia sempre all’ultimo momento…
Comunque sia, l’impegno che abbiamo messo nella preparazione è stato veramente tanto (considerando anche il fatto che io posso dedicarmi a questo hobby solo alla sera) e la delusione si è fatta sentire. Pazienza! sono i rischi del mestiere. Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica e non ho potuto nemmeno immortalare il nostro bel tavolino scintillante.
Se non bastasse, purtroppo quest’anno salteranno le vacanze che tanto aspettavo. Avevo risparmiato tutti i giorni rinunciando alle ferie d’agosto (che per me sono solo una sofferenza, visto il caldo disumano che fa quasi ovunque) e sognando l’India a dicembre ma…. Un po’ per mia sconsideratezza (si, ma tanto c’è tempo), un po’ per la difficoltà a mettere nero su bianco che si, effettivamente potevo fare qualche giorno di ferie anche io, ebbene, il tour che volevo fare è già tutto pieno. Non che le mete alternative manchino, ho una lista lunghissima di posti che vorrei visitare prima o poi, ma non voglio nemmeno intraprendere un viaggio come un ripiego! Per me il bello del viaggio inizia quando si sceglie una meta, fra molte o fra poche, e in questo modo la si fa già un po’ propria, e poi si inizia a leggere, a guardare foto e a documentarsi su quello che ci aspetta. E man mano che ci si avvicina alla partenza, sale l’adrenalina e la curiosità, salgono le aspettative…. Ecco la meraviglia di viaggiare, non solo con i piedi, ma anche con la mente prima e dopo il viaggio vero e proprio, quando si ricordano sorridendo tra sé le sfumature dei colori al mercato di Marrakech, i fiocchi di neve che danzavano contro la vetrata della cattedrale di York, il tramonto che mi si presentava davanti agli occhi lungo il Nilo, ogni sera diverso, la fatica per salire sulla Grande Muraglia o le ghirlande appese alle porte delle case di legno del Connecticut…. E ora l’India salta. Pazienza!
Sto pensando di consolarmi con una full immersion di un paio di giorni negli sfavillanti mosaici bizantini di Ravenna, ma ovviamente non è la stessa cosa.
Però ho rincominciato a leggere. Sono sempre stata una divoratrice di libri, anche a causa del fatto che per raggiungere la sede di lavoro ho sempre dovuto fare quasi tre ore al giorno sui mezzi. Ora che lavoro vicino a casa (e meno male!) non faccio in tempo ad aprire il libro e recuperare il filo del discorso che è già ora di scendere! E’ tancto che non leggo più, inizio dei libri e li trascino avanti per wualche capitolo senza entusiasmo per poi abbandonarli. Ho comperato però i “Racconti londinesi” di Doris Lessing, e l’ho amato fin dalla prima pagina. E’ una scrittrice acuta e una grande osservatrice dell’umanità che la circonda. Con poche parole ben scelte quello che si sta leggendo non è più un racconto, è una persona vera che si è fermata per qualche istante sulle pagine di un libro ma la si può quasi vedere mentre si allontana, il platano che troneggia nel giardino si anima dei pigolii dei mille nidi che ospita e il vagone della metropolitana si allontana sferragliando nel tunnel che lo inghiotte.
Dicembre, che è in arrivo, è il mio mese, che si apre con un compleanno che quest’anno ho poca voglia di festeggiare e prosegue nel caldo abbraccio delle feste di Natale. Inizio già a sentire un po’ dell’atmosfera scoppiettante che riempirà la città, ho già iniziato a pensare e a provvedere ai regali, e anche un pochino alle decorazioni per la casa. Ora aspetto il Christmas Tea, istituzione per scambiarci gli auguri con gli amici e, poi via! In una girandola di colori, di carte lucide, di biscotti alla cannella, il tutto accompagnato dalle sempre classiche canzoni di Bing Crosby (ma quest’anno si sentiranno molto anche gli ultimi CD di Sting e di Bocelli!).
Sperando che cancellino piano piano la delusione di non trovarmi sotto il Taj Mahal!

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