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lunedì 11 luglio 2011

Int'l cuisine week: lunedì, il Marocco

Da qualche parte ho letto che questa è la settimana della cucina internazionale.

E allora mi è balenata un'ideuccia.... perchè non approfittare di una stanca settimana di luglio per rendere omaggio alle varie cucine che con i loro colori e sapori rallegrano il mondo?
Oggi, lunedì, cominciamo con qualcosa di semplice e fresco: un bel cous cous marocchino!



la cucina del Marocco, che avevo tanto sognato prima di visitare questo paese, in realtà si è rivelata piuttosto monotona: dovunque abbiamo provato il famoso piatto tradizionale: il pollo con limone e spezie. Che per essere buono è buono, ma dopo due giorni inizia a stancare...

Una sera, in un ristorante allestito sotto una tenda berbera abbiamo mangiato un ottimo agnello alla brace con il cous cous.

La mia versione è più fresca, è un cous cous estivo, leggero e freddo.



RICETTA (per 1)

1/4 peperone rosso,

1/4 peperone giallo,

1/2 zucchina,

piselli,

ceci,

cipolla,

1 petto di pollo a pezzetti,

olio, sale, basilico,

1 tazzina di cous cous.

Innanzitutto ho pulito le verdure e preparato un soffritto. Ho aggiunto le verdure a dadini e dopo qualche minuto il pollo. Quando il pollo è stato cotto ho tolto tutto dal fuoco. Nel frattempo ho preparato il cous cous, seguendo le istruzioni della confezione (la mia diceva 1 tazza di acqua per 1 tazza di cous cous). Una volta gonfiato ho aggiunto un pezzettino di burro (o olio) per non far appiccicare i grani e ho unito le verdure. Infine ho guarnito con il basilico fresco.

Ha riposato una notte in frigo e quaesta sera era ottimo!

L'ho accompagnato con un piattino di fichi freschi.


Il Marocco mi ha sempre affascinato. Ho iniziato a sognare questa terra dall'alto della Rocca di Gibilterra, in Andalusia. E finalmente due anni fa, ho avuto modo di fare il classico tour delle città imperiali. E' una terra piena di fascino e di contraddizioni, con una spinta verso la modernità e per contro il peso di secoli di tradizioni che lo schiacciano.

Appena mi sarà possibile, visiterò anche il sud, con le kasbah che sorgono dalla sabbia e i colori intensi al loro interno, che spiaccano sulle tinte delicate delle mura e delle case.


Ah, che voglia di mettermi in viaggio!

Alla prossima!

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